Il carattere peculiare e le capacità espresse da una tecnica costruttiva catalana – la tecnica tabicada – è riproponibile, con un opportuno aggiornamento, all’interno di alcune specificità della tradizione costruttiva italiana. L’ipotesi di una sua riattualizzazione come tecnica di intervento per il recupero delle volte in folio portanti costituisce l’obiettivo della sperimentazione costruttiva descritta in questa ricerca. Sovrapponendo al primo corso di laterizi un secondo (o un terzo) con giunti sfalsati nelle due direzioni e frapponendo fra i due una rete in GFRP immersa in una matrice di malta idraulica, si ottiene un comportamento sostanzialmente differente dove si evidenzia una collaborazione attiva e decisiva del rinforzo stesso. Il successivo passo verso l’ipotesi di un comportamento resistente a trazione diventa quindi conseguente. A supporto dello studio effettuato è stata impostata una campagna sperimentale su otto modelli di archi murari in foglio rinforzati estradossalmente utilizzando le suddette tecniche. La sperimentazione ha consentito di verificare la validità dell’intervento proposto individuando, contemporaneamente, alcune delle problematiche più comuni alle tecniche di rinforzo correntemente utilizzate.
Tecniche di intervento per il recupero di volte in folio
BORRI, Antonio;CASTORI, GIULIO;CORRADI, Marco;
2013
Abstract
Il carattere peculiare e le capacità espresse da una tecnica costruttiva catalana – la tecnica tabicada – è riproponibile, con un opportuno aggiornamento, all’interno di alcune specificità della tradizione costruttiva italiana. L’ipotesi di una sua riattualizzazione come tecnica di intervento per il recupero delle volte in folio portanti costituisce l’obiettivo della sperimentazione costruttiva descritta in questa ricerca. Sovrapponendo al primo corso di laterizi un secondo (o un terzo) con giunti sfalsati nelle due direzioni e frapponendo fra i due una rete in GFRP immersa in una matrice di malta idraulica, si ottiene un comportamento sostanzialmente differente dove si evidenzia una collaborazione attiva e decisiva del rinforzo stesso. Il successivo passo verso l’ipotesi di un comportamento resistente a trazione diventa quindi conseguente. A supporto dello studio effettuato è stata impostata una campagna sperimentale su otto modelli di archi murari in foglio rinforzati estradossalmente utilizzando le suddette tecniche. La sperimentazione ha consentito di verificare la validità dell’intervento proposto individuando, contemporaneamente, alcune delle problematiche più comuni alle tecniche di rinforzo correntemente utilizzate.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.