L’obiettivo di questo contributo è quello di evidenziare il rapporto tra il pensiero di P. Ricœur e il romanzo di Thomas Mann, La montagna incantata. Com’è noto, Ricœur analizza questo romanzo nel secondo e nel terzo volume della sua opera Tempo e racconto, al fine di sottolineare il contributo dell’esperienza del tempo nel racconto di finzione in relazione alla concezione fenomenologica del tempo in sé. Ricœur, in particolare, nota che ne La montagna incantata è presentata una particolare connessione tra tempo, morte ed eternità. Partendo da questo punto, questo saggio vuole cercare le basi filosofiche su cui è fondata la ricerca sul tempo in Zauberberg, al fine di evidenziare la ‘tentazione dell’eternità’, presente sia nel romanzo di Mann sia nel capolavoro di Ricœur.
La tentazione dell'eterno: Ricoeur e la montagna incantata di Thomas Mann
CASUCCI, MARCO
2015
Abstract
L’obiettivo di questo contributo è quello di evidenziare il rapporto tra il pensiero di P. Ricœur e il romanzo di Thomas Mann, La montagna incantata. Com’è noto, Ricœur analizza questo romanzo nel secondo e nel terzo volume della sua opera Tempo e racconto, al fine di sottolineare il contributo dell’esperienza del tempo nel racconto di finzione in relazione alla concezione fenomenologica del tempo in sé. Ricœur, in particolare, nota che ne La montagna incantata è presentata una particolare connessione tra tempo, morte ed eternità. Partendo da questo punto, questo saggio vuole cercare le basi filosofiche su cui è fondata la ricerca sul tempo in Zauberberg, al fine di evidenziare la ‘tentazione dell’eternità’, presente sia nel romanzo di Mann sia nel capolavoro di Ricœur.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.