Il saggio esamina alcuni momenti della ri essione poetica di Giacomo Leopardi che possano suggerire una risposta al motivo per cui egli praticò esclusivamente forme testuali brevi. Si privile- giano gli argomenti sviluppati nel Discorso del 1818 contro il Romanticismo e si valutano le predi- lezioni che emergono dalla selezione di prose della Crestomazia (1827), rilevando una costanza di pensiero nell’arco del decennio in cui Leopardi progetta e realizza le sue opere principali, cioè la raccolta poetica dei Versi e dei Canti e quella di racconti e dialoghi delle Operette.
Giacomo Leopardi e la forma breve
SCRIVANO, Fabrizio
2017
Abstract
Il saggio esamina alcuni momenti della ri essione poetica di Giacomo Leopardi che possano suggerire una risposta al motivo per cui egli praticò esclusivamente forme testuali brevi. Si privile- giano gli argomenti sviluppati nel Discorso del 1818 contro il Romanticismo e si valutano le predi- lezioni che emergono dalla selezione di prose della Crestomazia (1827), rilevando una costanza di pensiero nell’arco del decennio in cui Leopardi progetta e realizza le sue opere principali, cioè la raccolta poetica dei Versi e dei Canti e quella di racconti e dialoghi delle Operette.File in questo prodotto:
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