L’orientamento narrativo è un metodo che lavora utilizzando le storie (romanzi, racconti, film, immagini, canzoni) e i materiali biografici (direttamente, metaforicamente) delle persone con le quali si lavora per aiutarle a sviluppare competenze di autorientamento. L’orientamento narrativo è un metodo di orientamento che si colloca all’interno dei modelli formativi di orientamento. Nato in Italia, nel 1997, ha visto le sue prime formalizzazioni, seguite a sperimentazioni sul campo, nel 1999 (Batini & Salvarani, 1999a, 1999b) e poi nel 2000 (Batini & Zaccaria, 2000) e 2002 (Batini & Zaccaria, 2002). Il metodo si è sviluppato negli ultimi venti anni affinando, nel tempo, i propri strumenti e sottoponendosi a numerose verifiche di efficacia di tipo qualitativo e quantitativo. Il lavoro attorno al metodo e la sperimentazione dei percorsi progettati secondo questo approccio hanno trovato una prima sistematizzazione tra il 2005 (Batini & Del Sarto, 2005), il 2007 (Batini & Del Sarto, 2007) e il 2008 (Batini & Giusti, 2008) quando sono stati pubblicati percorsi rivolti a tutte le fasce di età e si è declinato il metodo nei vari contesti in cui l’orientamento ha un ruolo. Il tipo di approccio che ha guidato le valutazioni di efficacia nei primi dieci anni è stato, soprattutto, un approccio di tipo qualitativo, attraverso l’analisi dei diari di bordo, dei materiali prodotti nei percorsi, interviste e questionari. I testi sono stati sottoposti a diversi tipi di controllo, ivi compreso un approccio mix method in cui strumenti qualitativi sono stati utilizzati ex ante ed ex post per estrarne i cambiamenti significativi. Negli ultimi dieci anni, in particolare, il metodo è stato sottoposto a verifiche di efficacia con disegni quasi sperimentali (con gruppo di controllo) concentrandosi su alcune dimensioni legate alla dimensione orientativa ma non solo. Nel contributo verranno perciò presentati soprattutto gli esiti complessivi degli ultimi anni di ricerca che forniscono conferme promettenti circa gli effetti di percorsi di orientamento narrativo, sia come intervento singolo sia associato con altri interventi (interventi sulla didattica, interventi di lettura ad alta voce) specie in contesti scolastici, in contesti universitari e con i Dropout e i Neet.
Costruire la propria vita con l’orientamento narrativo: evidenze e indizi dalla ricerca.
Federico Batini
Writing – Review & Editing
2018
Abstract
L’orientamento narrativo è un metodo che lavora utilizzando le storie (romanzi, racconti, film, immagini, canzoni) e i materiali biografici (direttamente, metaforicamente) delle persone con le quali si lavora per aiutarle a sviluppare competenze di autorientamento. L’orientamento narrativo è un metodo di orientamento che si colloca all’interno dei modelli formativi di orientamento. Nato in Italia, nel 1997, ha visto le sue prime formalizzazioni, seguite a sperimentazioni sul campo, nel 1999 (Batini & Salvarani, 1999a, 1999b) e poi nel 2000 (Batini & Zaccaria, 2000) e 2002 (Batini & Zaccaria, 2002). Il metodo si è sviluppato negli ultimi venti anni affinando, nel tempo, i propri strumenti e sottoponendosi a numerose verifiche di efficacia di tipo qualitativo e quantitativo. Il lavoro attorno al metodo e la sperimentazione dei percorsi progettati secondo questo approccio hanno trovato una prima sistematizzazione tra il 2005 (Batini & Del Sarto, 2005), il 2007 (Batini & Del Sarto, 2007) e il 2008 (Batini & Giusti, 2008) quando sono stati pubblicati percorsi rivolti a tutte le fasce di età e si è declinato il metodo nei vari contesti in cui l’orientamento ha un ruolo. Il tipo di approccio che ha guidato le valutazioni di efficacia nei primi dieci anni è stato, soprattutto, un approccio di tipo qualitativo, attraverso l’analisi dei diari di bordo, dei materiali prodotti nei percorsi, interviste e questionari. I testi sono stati sottoposti a diversi tipi di controllo, ivi compreso un approccio mix method in cui strumenti qualitativi sono stati utilizzati ex ante ed ex post per estrarne i cambiamenti significativi. Negli ultimi dieci anni, in particolare, il metodo è stato sottoposto a verifiche di efficacia con disegni quasi sperimentali (con gruppo di controllo) concentrandosi su alcune dimensioni legate alla dimensione orientativa ma non solo. Nel contributo verranno perciò presentati soprattutto gli esiti complessivi degli ultimi anni di ricerca che forniscono conferme promettenti circa gli effetti di percorsi di orientamento narrativo, sia come intervento singolo sia associato con altri interventi (interventi sulla didattica, interventi di lettura ad alta voce) specie in contesti scolastici, in contesti universitari e con i Dropout e i Neet.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.