L’articolo intende tenere insieme due temi della filosofia politica kantiana: la pubblicità del potere e l’educazione. La prima viene considerata da Kant il centro dell'accordo della politica con la morale in ambito giuridico ed è intesa come esercizio, da parte dei cittadini, di un controllo pubblico del potere, anche e soprattutto attraverso la libertà dell’uso pubblico della ragione. Per quanto riguarda il secondo tema, l’uomo è, per Kant, l’unica creatura che deve essere educata ed esso diventa così come l’educazione lo indirizza e lo forma. Nell’articolo ho tentato di avvicinare questo tema al concetto di malinconia, ipotizzando , come per la nozione di progresso e in parte seguendo la lettura arendtiana, che in Kant convivano due spinte: l’esigenza che l’educazione abbia un piano strutturato e giustificabile dal punto di vista razionale e la consapevolezza delle difficoltà del bu on esito di un’opera che sta all’uomo, come essere libero, realizzare. A partire da queste considerazioni l’articolo si interroga su tre questioni che riguardano: la possibilità di concepire un’educazione alla pubblicità, intesa come educazione pubblica al senso del diritto volta alla creazione di una cittadinanza consapevole; il ruolo che questa può rivestire nel progresso giuridico del genere umano; il grado di coinvolgimento attivo del singolo individuo in tale percorso.

È possibile un'"educazione alla pubblicità"? Una riflessione sul progresso in prospettiva kantiana

Romina Perni
2020

Abstract

L’articolo intende tenere insieme due temi della filosofia politica kantiana: la pubblicità del potere e l’educazione. La prima viene considerata da Kant il centro dell'accordo della politica con la morale in ambito giuridico ed è intesa come esercizio, da parte dei cittadini, di un controllo pubblico del potere, anche e soprattutto attraverso la libertà dell’uso pubblico della ragione. Per quanto riguarda il secondo tema, l’uomo è, per Kant, l’unica creatura che deve essere educata ed esso diventa così come l’educazione lo indirizza e lo forma. Nell’articolo ho tentato di avvicinare questo tema al concetto di malinconia, ipotizzando , come per la nozione di progresso e in parte seguendo la lettura arendtiana, che in Kant convivano due spinte: l’esigenza che l’educazione abbia un piano strutturato e giustificabile dal punto di vista razionale e la consapevolezza delle difficoltà del bu on esito di un’opera che sta all’uomo, come essere libero, realizzare. A partire da queste considerazioni l’articolo si interroga su tre questioni che riguardano: la possibilità di concepire un’educazione alla pubblicità, intesa come educazione pubblica al senso del diritto volta alla creazione di una cittadinanza consapevole; il ruolo che questa può rivestire nel progresso giuridico del genere umano; il grado di coinvolgimento attivo del singolo individuo in tale percorso.
2020
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1471272
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