This article examines the so-called “Narses”, a marble head on display in the Archaeological Collection of the Palazzo dei Consoli in Gubbio (Umbria, Italy). The presence of a number of intentional damages and a cross incised in the forehead, as well as some physiognomic features consistent with the description of the person mocked in the "Carmen contra paganos", allow the author to identify the portrait with Vettius Agorius Praetextatus, the most distinguished exponent of paganism of the fourth century, who was "corrector Tusciae et Umbriae" before 362 AD
Nell’articolo viene preso in esame il cosiddetto Narsete, testa in marmo esposta nella collezione archeologica del Palazzo dei Consoli di Gubbio. Per la presenza di molteplici lesioni intenzionali e di una croce incisa nella parte anteriore del cranio, per alcuni tratti fisionomici coerenti con la descrizione del personaggio irriso nei versi del "Carmen contra paganos", si propone di identificare nel ritratto iguvino Vettio Agorio Pretestato, primo rappresentante del paganesimo del IV secolo, che fu "corrector Tusciae et Umbriae" prima del 362 d.C.
Il ritratto di Vettio Agorio Pretestato: una testa nel Palazzo dei Consoli di Gubbio e il "Carmen contra paganos"
Marcattili
2020
Abstract
This article examines the so-called “Narses”, a marble head on display in the Archaeological Collection of the Palazzo dei Consoli in Gubbio (Umbria, Italy). The presence of a number of intentional damages and a cross incised in the forehead, as well as some physiognomic features consistent with the description of the person mocked in the "Carmen contra paganos", allow the author to identify the portrait with Vettius Agorius Praetextatus, the most distinguished exponent of paganism of the fourth century, who was "corrector Tusciae et Umbriae" before 362 ADI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.