Grazie al riesame di alcune vicende storiche e delle relative fonti letterarie, si collega la costruzione del tempio di Hercules Musarum in Circo Flaminio – che non compare tra i cosiddetti «temples votifs dimicatoires» - ad un tentativo di riforma del calendario e all’apparizione di due ravvicinati "prodigia" celesti (eclissi del 190 e del 188 a.C.). Si ridiscute dunque la cronologia dell’"aedes" e si dimostra come l’Ercole citaredo del Circo Flaminio fosse chiamato, insieme alle Camene della tradizione romana e alle Muse della tradizione greca, a ristabilire attraverso la musica l’«armonia delle sfere» della dottrina pitagorica. Un’armonia che insieme al tempo - regolato dal moto degli astri e scandito dal calendario -, proprio negli anni della guerra in Etolia doveva apparire perduta. Coerenti con tale quadro culturale e religioso, concepito con il decisivo contributo di Ennio, risultano le non comuni architetture del complesso, nel quale Fulvio Nobiliore depose i suoi Fasti. In particolare la planimetria circolare del tempio alludeva, come in altri casi noti, alla circolarità del planisfero celeste. Vengono considerati anche gli interventi di ristrutturazione del santuario da parte di L. Marcio Filippo, discendente di quel Q. Marcio Filippo che durante la censura del 164 a.C. realizzò un "solarium horologium" regolato per la prima volta al meridiano di Roma. Sulla base di una serie di osservazioni e di confronti, l’autore conclude che la "schola" semicircolare presente dietro l’aedes Herculis Musarum era provvista di una meridiana monumentale.

L’aedes Herculis Musarum, l’«armonia delle sfere», il calendario

Marcattili
2021

Abstract

Grazie al riesame di alcune vicende storiche e delle relative fonti letterarie, si collega la costruzione del tempio di Hercules Musarum in Circo Flaminio – che non compare tra i cosiddetti «temples votifs dimicatoires» - ad un tentativo di riforma del calendario e all’apparizione di due ravvicinati "prodigia" celesti (eclissi del 190 e del 188 a.C.). Si ridiscute dunque la cronologia dell’"aedes" e si dimostra come l’Ercole citaredo del Circo Flaminio fosse chiamato, insieme alle Camene della tradizione romana e alle Muse della tradizione greca, a ristabilire attraverso la musica l’«armonia delle sfere» della dottrina pitagorica. Un’armonia che insieme al tempo - regolato dal moto degli astri e scandito dal calendario -, proprio negli anni della guerra in Etolia doveva apparire perduta. Coerenti con tale quadro culturale e religioso, concepito con il decisivo contributo di Ennio, risultano le non comuni architetture del complesso, nel quale Fulvio Nobiliore depose i suoi Fasti. In particolare la planimetria circolare del tempio alludeva, come in altri casi noti, alla circolarità del planisfero celeste. Vengono considerati anche gli interventi di ristrutturazione del santuario da parte di L. Marcio Filippo, discendente di quel Q. Marcio Filippo che durante la censura del 164 a.C. realizzò un "solarium horologium" regolato per la prima volta al meridiano di Roma. Sulla base di una serie di osservazioni e di confronti, l’autore conclude che la "schola" semicircolare presente dietro l’aedes Herculis Musarum era provvista di una meridiana monumentale.
2021
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1502171
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