The author examines some temples with a circular plan dedicated during the second century BC, including the temples of Hercules (Circus Flaminius, Forum Boarium) and Fortuna (Largo Argentina, Palestrina), and investigates their historical, religious and ideological features. At times, the choice of building "aedes rotundae", in which cosmic symbolism is added to the logic of time computing, seems to relate to phenomena such as eclipses, and is connected not only to specific skills of Hercules (hero and god), but also with initiatives aiming at re-establishing the so-called «Harmony of the Spheres», such as the dedication of the cycles of Muses at the Circus Flaminius, or the dedication of famous statues of Hercules and Apollo represented as musicians (for example the Apollo Caelispex, «who looks at the sky»). In addition, this article investigates the reasons why Q. Lutatius Catulus choose the round plan for the temple dedicated to Fortuna Huiusce Diei. Through a new examination of the literary sources, a major reason is found in the role that the sun had in ensuring the Roman victory at the Campi Raudii. This battle took place soon after the summer solstice (as Plutarch narrates), the day on which Fors Fortuna was celebrated. The author concludes by noting how two apparently opposite dimensions (uranian and chtonia) blend in circular architectures: a combination of perspectives that explains the wide spread of circular aediculae in funerary monuments and of which the Roman antiquarian tradition was well aware, as confirmed by the passage from Cato (in Festus) dedicated to the description of the "mundus". L’autore prende in esame alcuni templi a planimetria circolare dedicati nel II secolo a.C.: dai templi di Ercole (Circo Flaminio, Foro Boario) a quelli di Fortuna (Largo Argentina, Palestrina) e ne indaga i presupposti storici, religiosi ed ideologici. La scelta di costruire "aedes rotundae", nelle quali la simbologia cosmica si salda alle logiche del computo del tempo, sembra realizzarsi anche in occasione di fenomeni quali le eclissi, ed è collegata non solo a specifiche competenze di Ercole (eroe e dio), ma si attua insieme ad altre iniziative finalizzate a ristabilire la cosiddetta «Armonia delle Sfere», come la dedica dei cicli di Muse del Circo Flaminio o di celebri statue di Ercole e di Apollo rappresentanti come musici (es. Apollo Caelispex, «che guarda il cielo»). Nel contributo si considerano quindi le ragioni che spinsero Q. Lutazio Catulo a scegliere la planimetria circolare per il tempio della Fortuna Huiusce Diei. Motivazioni che, grazie all’esame delle fonti, vengono individuate nel ruolo che ebbe il sole nell’assicurare alle legioni romane la vittoria ai Campi Raudii. Questa battaglia avvenne del resto poco dopo il solstizio d’estate (così Plutarco), giorno nel quale il calendario celebrava Fors Fortuna. L’autore conclude rilevando come nelle architetture circolari si conciliassero due prospettive apparentemente opposte (urania e ctonia). Una combinazione di prospettive che spiega l’ampia diffusione delle edicole circolari nei monumenti funerari e della quale l’antiquaria romana era ben conscia, come conferma il passo di Catone (in Festo) dedicato alla descrizione del "mundus".
Prima del "Pantheon": templi a planimetria circolare e fenomeni celesti nell'età della conquista
Marcattili
2022
Abstract
The author examines some temples with a circular plan dedicated during the second century BC, including the temples of Hercules (Circus Flaminius, Forum Boarium) and Fortuna (Largo Argentina, Palestrina), and investigates their historical, religious and ideological features. At times, the choice of building "aedes rotundae", in which cosmic symbolism is added to the logic of time computing, seems to relate to phenomena such as eclipses, and is connected not only to specific skills of Hercules (hero and god), but also with initiatives aiming at re-establishing the so-called «Harmony of the Spheres», such as the dedication of the cycles of Muses at the Circus Flaminius, or the dedication of famous statues of Hercules and Apollo represented as musicians (for example the Apollo Caelispex, «who looks at the sky»). In addition, this article investigates the reasons why Q. Lutatius Catulus choose the round plan for the temple dedicated to Fortuna Huiusce Diei. Through a new examination of the literary sources, a major reason is found in the role that the sun had in ensuring the Roman victory at the Campi Raudii. This battle took place soon after the summer solstice (as Plutarch narrates), the day on which Fors Fortuna was celebrated. The author concludes by noting how two apparently opposite dimensions (uranian and chtonia) blend in circular architectures: a combination of perspectives that explains the wide spread of circular aediculae in funerary monuments and of which the Roman antiquarian tradition was well aware, as confirmed by the passage from Cato (in Festus) dedicated to the description of the "mundus". L’autore prende in esame alcuni templi a planimetria circolare dedicati nel II secolo a.C.: dai templi di Ercole (Circo Flaminio, Foro Boario) a quelli di Fortuna (Largo Argentina, Palestrina) e ne indaga i presupposti storici, religiosi ed ideologici. La scelta di costruire "aedes rotundae", nelle quali la simbologia cosmica si salda alle logiche del computo del tempo, sembra realizzarsi anche in occasione di fenomeni quali le eclissi, ed è collegata non solo a specifiche competenze di Ercole (eroe e dio), ma si attua insieme ad altre iniziative finalizzate a ristabilire la cosiddetta «Armonia delle Sfere», come la dedica dei cicli di Muse del Circo Flaminio o di celebri statue di Ercole e di Apollo rappresentanti come musici (es. Apollo Caelispex, «che guarda il cielo»). Nel contributo si considerano quindi le ragioni che spinsero Q. Lutazio Catulo a scegliere la planimetria circolare per il tempio della Fortuna Huiusce Diei. Motivazioni che, grazie all’esame delle fonti, vengono individuate nel ruolo che ebbe il sole nell’assicurare alle legioni romane la vittoria ai Campi Raudii. Questa battaglia avvenne del resto poco dopo il solstizio d’estate (così Plutarco), giorno nel quale il calendario celebrava Fors Fortuna. L’autore conclude rilevando come nelle architetture circolari si conciliassero due prospettive apparentemente opposte (urania e ctonia). Una combinazione di prospettive che spiega l’ampia diffusione delle edicole circolari nei monumenti funerari e della quale l’antiquaria romana era ben conscia, come conferma il passo di Catone (in Festo) dedicato alla descrizione del "mundus".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.