Ripartire dalle competenze «invisibili» per investire sulla risorsa uomo. Laboratori di rilettura autobiografica per ri-orientarsi tra i saperi dell’esperienza

La crescente attenzione riservata dall'Unione Europea all'apprendimento non formale e informale nei contesti formativi, e la conseguente necessità di riconoscere e certificare tale apprendimento, conferma il valore dell'individuo e del suo potenziale personale all'interno dei meccanismi economici e produttivi. In un mercato del lavoro sempre più flessibile e mutevole, l'identità professionale non può svanire a ogni cambiamento, ma deve essere in grado di utilizzare l'esperienza pregressa maturata in qualsiasi campo per reinventarsi ogni volta in modo intelligente, inclusivo e sostenibile. Il laboratorio di lettura e scrittura autobiografica viene proposto come strumento utile per accompagnare gli adulti nei processi di auto-orientamento e di co-costruzione delle competenze esistenti. Il passato esperienziale ed emotivo di una persona, se metodologicamente decostruito e ricostruito in modo appropriato, consente un'autoprogettazione personale e professionale qualitativamente funzionale all'attuazione personale e politico-economica. L'approccio narrativo che collega parole, tempi e luoghi fa da tramite tra esperienze visibili e invisibili testualizzandole in una griglia di curriculum vitae, e può quindi fare la differenza in termini di occupabilità e competitività. Utilizzare metodologie di progettazione biografica significa dare significato e consapevolezza a ogni atto e a ogni conoscenza proveniente dai diversi mondi della vita di un individuo.