Il contributo si concentra sui bambini e ragazzi con doppia eccezionalità, una condizione che combina elevate potenzialità con disabilità. La dimensione emotiva e relazionale, così come le strategie e le tecniche didattiche da impiegare, emergono come argomenti cruciali per questa popolazione, spesso trascurata nel dibattito educativo. In Italia, la gifted education sta guadagnando attenzione sia nel contesto pedagogico che normativo. Tuttavia, la doppia eccezionalità rappresenta una branca di ricerca poco esplorata nel contesto educativo italiano, specialmente per quanto riguarda i bisogni emotivi e relazionali e le pratiche educative sperimentate. Il profilo di doppiamente eccezionale più diffuso e conosciuto è quello dell’autismo ad alto funzionamento o sindrome di Asperger. La doppia eccezionalità offre un terreno fertile di riflessione per insegnanti ed esperti, spingendo a considerare la disabilità attraverso un approccio inclusivo secondo il modello bio-psico-sociale dell’ICF. Questo approccio non solo riconosce le difficoltà del soggetto, ma valorizza anche le potenzialità intrinseche, fondamentali per guidare la progettazione didattica. La pratica educativa derivata dalla ricerca sulla doppia eccezionalità non dovrebbe limitarsi all’applicazione acritica di tecniche didattiche esistenti, quanto piuttosto promuovere una riflessione critica. Questo approccio mira a sviluppare una pedagogia inclusiva che adatti e integri gli strumenti didattici esistenti, contribuendo così a un autentico supporto educativo per questa complessa popolazione studentesca.
Bambini e ragazzi con doppia eccezionalità: dal profilo emotivo-relazionale alle strategie didattiche efficaci
Marsili, F.
2024
Abstract
Il contributo si concentra sui bambini e ragazzi con doppia eccezionalità, una condizione che combina elevate potenzialità con disabilità. La dimensione emotiva e relazionale, così come le strategie e le tecniche didattiche da impiegare, emergono come argomenti cruciali per questa popolazione, spesso trascurata nel dibattito educativo. In Italia, la gifted education sta guadagnando attenzione sia nel contesto pedagogico che normativo. Tuttavia, la doppia eccezionalità rappresenta una branca di ricerca poco esplorata nel contesto educativo italiano, specialmente per quanto riguarda i bisogni emotivi e relazionali e le pratiche educative sperimentate. Il profilo di doppiamente eccezionale più diffuso e conosciuto è quello dell’autismo ad alto funzionamento o sindrome di Asperger. La doppia eccezionalità offre un terreno fertile di riflessione per insegnanti ed esperti, spingendo a considerare la disabilità attraverso un approccio inclusivo secondo il modello bio-psico-sociale dell’ICF. Questo approccio non solo riconosce le difficoltà del soggetto, ma valorizza anche le potenzialità intrinseche, fondamentali per guidare la progettazione didattica. La pratica educativa derivata dalla ricerca sulla doppia eccezionalità non dovrebbe limitarsi all’applicazione acritica di tecniche didattiche esistenti, quanto piuttosto promuovere una riflessione critica. Questo approccio mira a sviluppare una pedagogia inclusiva che adatti e integri gli strumenti didattici esistenti, contribuendo così a un autentico supporto educativo per questa complessa popolazione studentesca.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.