La sottocultura giovanile etichettata come “Gotica” traduce personaggi e scene introdotti dal romanzo gotico (es., il diavolo, il vampiro, lo psicopatico) in generi musicali, look e stili di vita. Questa sottocultura è stigmatizzata dalla Folk Psychology che intravede in essa una fonte di degenerazione della persona e delle relazioni umane. Più specificamente, nella sottocultura gotica si pone in evidenza la pratica del Self-Injury, che manifesta una compromissione della regolazione emotiva in situazioni critiche. Il presente studio si pone l’obiettivo di esaminare in giovani “Goth”: 1) la pratica e la funzione del Self-Injury; 2) l’associazione tra Self-Injury con tratti di Personalità Borderline e di Personalità Callous-Unemotional, utili per individuare le risposte di iper- e ipo- attivazione, a fronte di una realtà percepita come ostile e imprevedibile. Metodo Il campione è costituito da 51 soggetti (28 femmine e 23 maschi, età media=26.2; DS=4.6), reclutati in concomitanza con un noto evento gotico. Per il Self-Injury si è utilizzato l’Ottawa Self-Injury Inventory che rileva pratica e funzioni dell’autolesionismo, distinguendo tra Funzione Interna, Funzione Esterna, Influenza Sociale e Sensation Seeking. Per la Personalità Borderline si è utilizzata l’autovalutazione secondo i 9 criteri riportati dal DSM IV TR. Per la Personalità Callous-Unemotional si è utilizzato l’ICU che distingue tra le dimensioni Callousness, Uncaring e Unemotional. Risultati 33 soggetti (64.7%) hanno riportato di agire condotte autolesioniste. Le funzioni attribuite all’autolesionismo indicano la prevalenza delle funzioni di regolazione delle emozioni (Funzione Esterna e Funzione Interna). 27 soggetti (52.9%) soddisfano i criteri del DSM IV TR per la diagnosi di Disturbo della Personalità Borderline. In riferimento all’ICU emerge la prevalenza dell’Unemotional su Callousness e Uncaring. L’analisi delle regressioni rivela associazioni positive tra Self-Injury e Personalità Borderline (β = .40, p < .01) e tra Self-Injury e Regolazione Interna (β = .50, p < .01) A proposito delle funzioni del Self-Injury in relazione ai tratti di personalità emergono le seguenti associazioni: Regolazione Interna e Unemotional (β = .30, p < .05); 2) Regolazione Esterna e Personalità Borderline (β = .40, p < .05); 3) Sensation Seeking e Callousness (β = .48, p < .01). Conclusioni In linea con i pochi studi sull’argomento, i risultati ottenuti attestano l’elevata frequenza tra i Goth del Self-Injury. In questi giovani, il Self-Injury svolge principalmente la funzione di regolare le emozioni rispetto alla sfera del mantenimento dell’integrità del Sé (Regolazione Interna). Il Self-Injury si associa alla percezione di una realtà traumatica, in cui il sentimento di derealizzazione si alterna alla messa in atto di condotte estreme (Personalità Borderline).

Pratica e funzione del self-injury nella subcultura gotica in relazione a tratti di personalità borderline e callous-unemotional

BARONCELLI, ANDREA;
2015

Abstract

La sottocultura giovanile etichettata come “Gotica” traduce personaggi e scene introdotti dal romanzo gotico (es., il diavolo, il vampiro, lo psicopatico) in generi musicali, look e stili di vita. Questa sottocultura è stigmatizzata dalla Folk Psychology che intravede in essa una fonte di degenerazione della persona e delle relazioni umane. Più specificamente, nella sottocultura gotica si pone in evidenza la pratica del Self-Injury, che manifesta una compromissione della regolazione emotiva in situazioni critiche. Il presente studio si pone l’obiettivo di esaminare in giovani “Goth”: 1) la pratica e la funzione del Self-Injury; 2) l’associazione tra Self-Injury con tratti di Personalità Borderline e di Personalità Callous-Unemotional, utili per individuare le risposte di iper- e ipo- attivazione, a fronte di una realtà percepita come ostile e imprevedibile. Metodo Il campione è costituito da 51 soggetti (28 femmine e 23 maschi, età media=26.2; DS=4.6), reclutati in concomitanza con un noto evento gotico. Per il Self-Injury si è utilizzato l’Ottawa Self-Injury Inventory che rileva pratica e funzioni dell’autolesionismo, distinguendo tra Funzione Interna, Funzione Esterna, Influenza Sociale e Sensation Seeking. Per la Personalità Borderline si è utilizzata l’autovalutazione secondo i 9 criteri riportati dal DSM IV TR. Per la Personalità Callous-Unemotional si è utilizzato l’ICU che distingue tra le dimensioni Callousness, Uncaring e Unemotional. Risultati 33 soggetti (64.7%) hanno riportato di agire condotte autolesioniste. Le funzioni attribuite all’autolesionismo indicano la prevalenza delle funzioni di regolazione delle emozioni (Funzione Esterna e Funzione Interna). 27 soggetti (52.9%) soddisfano i criteri del DSM IV TR per la diagnosi di Disturbo della Personalità Borderline. In riferimento all’ICU emerge la prevalenza dell’Unemotional su Callousness e Uncaring. L’analisi delle regressioni rivela associazioni positive tra Self-Injury e Personalità Borderline (β = .40, p < .01) e tra Self-Injury e Regolazione Interna (β = .50, p < .01) A proposito delle funzioni del Self-Injury in relazione ai tratti di personalità emergono le seguenti associazioni: Regolazione Interna e Unemotional (β = .30, p < .05); 2) Regolazione Esterna e Personalità Borderline (β = .40, p < .05); 3) Sensation Seeking e Callousness (β = .48, p < .01). Conclusioni In linea con i pochi studi sull’argomento, i risultati ottenuti attestano l’elevata frequenza tra i Goth del Self-Injury. In questi giovani, il Self-Injury svolge principalmente la funzione di regolare le emozioni rispetto alla sfera del mantenimento dell’integrità del Sé (Regolazione Interna). Il Self-Injury si associa alla percezione di una realtà traumatica, in cui il sentimento di derealizzazione si alterna alla messa in atto di condotte estreme (Personalità Borderline).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/1588703
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