È indubbio che esistono posizioni diverse, quando non proprio divergenti, relativamente alla traduzione di un “testo aperto” o letterario, in particolare se si tratta della traduzione di un testo poetico. Al di là del luogo comune della cosiddetta “obiezione pregiudiziale”, con riferimento soprattutto alla traduzione poetica, e che, per fortuna, oggigiorno sembra definitivamente superata, perdura ancora, tra alcuni teorici, la concezione del traduttore come mestiere e, quindi, provvisto solo di tecnica pura. Se questa concezione può – ma solo in parte e facendo le dovute distinzioni – essere valida in presenza di una traduzione in prosa, assolutamente non lo è in presenza di una traduzione poetica. E questo perché la traduzione poetica è talmente complessa in termini d’intertestualità che rappresenta uno dei punti di tensione più alta tra culture in contatto. Partendo da tale premessa, si pone un interrogativo: alla luce di queste difficoltà e dei risultati non sempre soddisfacenti è corretto teorizzare, fino al limite estremo, l’atto della traduzione, quella poetica in particolare?

A tradução literária: uma arte conflitual

DE CUSATIS, Brunello Natale
2009

Abstract

È indubbio che esistono posizioni diverse, quando non proprio divergenti, relativamente alla traduzione di un “testo aperto” o letterario, in particolare se si tratta della traduzione di un testo poetico. Al di là del luogo comune della cosiddetta “obiezione pregiudiziale”, con riferimento soprattutto alla traduzione poetica, e che, per fortuna, oggigiorno sembra definitivamente superata, perdura ancora, tra alcuni teorici, la concezione del traduttore come mestiere e, quindi, provvisto solo di tecnica pura. Se questa concezione può – ma solo in parte e facendo le dovute distinzioni – essere valida in presenza di una traduzione in prosa, assolutamente non lo è in presenza di una traduzione poetica. E questo perché la traduzione poetica è talmente complessa in termini d’intertestualità che rappresenta uno dei punti di tensione più alta tra culture in contatto. Partendo da tale premessa, si pone un interrogativo: alla luce di queste difficoltà e dei risultati non sempre soddisfacenti è corretto teorizzare, fino al limite estremo, l’atto della traduzione, quella poetica in particolare?
2009
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/169551
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