In Italia il rumore generato da traffico stradale rappresenta la principale forma di di-sturbo sia in ambito urbano che extraurbano. Il DM 29/11/2000 ed il successivo rece-pimento della Direttiva 2002/49/CE hanno reso necessaria, da parte degli Enti gestori delle infrastrutture di trasporto, la predisposizione di piani di bonifica acustici. La Pro-vincia di Perugia, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Industriale - Uni-versità di Perugia, ha avviato nel 2003 un piano quinquennale di contenimento del ru-more delle proprie infrastrutture stradali, che prevede l’individuazione ed il risanamen-to delle situazioni acusticamente critiche. La prima fase progettuale relativa alle strade provinciali si è recentemente conclusa e si è avviata la pianificazione acustica della rete di strade regionali gestite dalla Provincia di Perugia. Si tratta di una fase particolarmente significativa del Piano, considerata l’importanza strategica ed i flussi veicolari della re-te regionale in studio (circa 600 km); sono presenti assi viari di grande importanza quali parte della SR3 (Flaminia) e parte della SR219 “di Gubbio e Pian D’Assino”, nonchè la SR316 “dei Monti Martani”. Per lo scopo è stata sviluppata una metodologia operativa basata sulla modellazione tridimensionale del terreno e sull’applicazione di modelli previsionali, opportunamente tarata e validata, che ha permesso l’individuazione e la bonifica delle aree acusticamente critiche (ricettori sensibili e non sensibili), oltre alla predisposizione di un piano degli interventi sulla base di valutazioni di priorità. Data la limitata presenza di casi di studio analoghi in Italia, il lavoro presentato risulta di parti-colare interesse alla luce degli adempimenti previsti dal D.L. 194/05 relativi alle mappa-ture acustiche strategiche ed ai piani di azione.

UNA METODOLOGIA PER L’INDIVIDUAZIONE DELLE CRITICITÀ ACUSTICHE DI UNA RETE DI STRADE REGIONALI

ASDRUBALI, Francesco;FREZZINI, LUCA;SCHIAVONI, SAMUELE
2008

Abstract

In Italia il rumore generato da traffico stradale rappresenta la principale forma di di-sturbo sia in ambito urbano che extraurbano. Il DM 29/11/2000 ed il successivo rece-pimento della Direttiva 2002/49/CE hanno reso necessaria, da parte degli Enti gestori delle infrastrutture di trasporto, la predisposizione di piani di bonifica acustici. La Pro-vincia di Perugia, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Industriale - Uni-versità di Perugia, ha avviato nel 2003 un piano quinquennale di contenimento del ru-more delle proprie infrastrutture stradali, che prevede l’individuazione ed il risanamen-to delle situazioni acusticamente critiche. La prima fase progettuale relativa alle strade provinciali si è recentemente conclusa e si è avviata la pianificazione acustica della rete di strade regionali gestite dalla Provincia di Perugia. Si tratta di una fase particolarmente significativa del Piano, considerata l’importanza strategica ed i flussi veicolari della re-te regionale in studio (circa 600 km); sono presenti assi viari di grande importanza quali parte della SR3 (Flaminia) e parte della SR219 “di Gubbio e Pian D’Assino”, nonchè la SR316 “dei Monti Martani”. Per lo scopo è stata sviluppata una metodologia operativa basata sulla modellazione tridimensionale del terreno e sull’applicazione di modelli previsionali, opportunamente tarata e validata, che ha permesso l’individuazione e la bonifica delle aree acusticamente critiche (ricettori sensibili e non sensibili), oltre alla predisposizione di un piano degli interventi sulla base di valutazioni di priorità. Data la limitata presenza di casi di studio analoghi in Italia, il lavoro presentato risulta di parti-colare interesse alla luce degli adempimenti previsti dal D.L. 194/05 relativi alle mappa-ture acustiche strategiche ed ai piani di azione.
2008
9788888942230
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11391/174208
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact