Esistono ancora enormi limitazioni nella diagnosi di osteoartrite (OA) attribuibili principalmente alla scarsa correlazione tra sintomatologia, reale evoluzione della patologia e segni radiografici. Per questo motivo la ricerca di nuovi strumenti diagnostici e di indagine speculativa potrebbero aprire nuovi scenari nello studio delle malattie ortopediche equine. In ortopedia umana, la proteomica, nell’ultimo decennio ha permesso l’individuazione di proteine coinvolte nel determinismo di artropatie attraverso una migliore caratterizzazione dei processi metabolici e molecolari che concorrono a tali patologie. La visione olistica che essa fornisce, spostando l’indagine dalle singole proteine all’intero pattern proteico del campione in esame, permette di svelare la partecipazione di effettori molecolari diversi da quelli teoricamente prevedibili. Questa disciplina potrebbe perciò rappresentare un mezzo valido per l’individuazione di proteine coinvolte nel determinismo dell’OA equina fino all’identificazione di eventuali nuovi marker per diagnosi e per il monitoraggio dell’efficacia di terapie medico-chirurgiche. Il raggiungimento di questo obiettivo è avvenuto attraverso l’analisi di liquido sinoviale (LS) equino mediante approccio proteomico “gel based”. Questo fluido biologico costituito da un pool di molecole a funzione trofica e regolatrice, di metaboliti e enzimi di origine condrocitaria rappresenta sicuramente la matrice di elezione, anche in virtù della sua facile reperibilità, per fotografare l’omeostasi articolare e per la ricerca di marker clinici per la diagnosi precoce da affiancare ai convenzionali esami clinico-radiografici.
Proteomica applicata allo studio dell'osteoartrite equina: analisi del liquido sinoviale
TARTAGLIA, MICAELA;PEPE, Marco;AVELLINI, Luca;MORICONI, Franco;GAITI, Alberto;BECCATI, FRANCESCA;NANNARONE, Sara;CHIARADIA, Elisabetta
2012
Abstract
Esistono ancora enormi limitazioni nella diagnosi di osteoartrite (OA) attribuibili principalmente alla scarsa correlazione tra sintomatologia, reale evoluzione della patologia e segni radiografici. Per questo motivo la ricerca di nuovi strumenti diagnostici e di indagine speculativa potrebbero aprire nuovi scenari nello studio delle malattie ortopediche equine. In ortopedia umana, la proteomica, nell’ultimo decennio ha permesso l’individuazione di proteine coinvolte nel determinismo di artropatie attraverso una migliore caratterizzazione dei processi metabolici e molecolari che concorrono a tali patologie. La visione olistica che essa fornisce, spostando l’indagine dalle singole proteine all’intero pattern proteico del campione in esame, permette di svelare la partecipazione di effettori molecolari diversi da quelli teoricamente prevedibili. Questa disciplina potrebbe perciò rappresentare un mezzo valido per l’individuazione di proteine coinvolte nel determinismo dell’OA equina fino all’identificazione di eventuali nuovi marker per diagnosi e per il monitoraggio dell’efficacia di terapie medico-chirurgiche. Il raggiungimento di questo obiettivo è avvenuto attraverso l’analisi di liquido sinoviale (LS) equino mediante approccio proteomico “gel based”. Questo fluido biologico costituito da un pool di molecole a funzione trofica e regolatrice, di metaboliti e enzimi di origine condrocitaria rappresenta sicuramente la matrice di elezione, anche in virtù della sua facile reperibilità, per fotografare l’omeostasi articolare e per la ricerca di marker clinici per la diagnosi precoce da affiancare ai convenzionali esami clinico-radiografici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.