Negli ultimi 15 anni si è andato progressivamente diffondendo l’utilizzo della Tomografia Computerizzata (TC) come mezzo diagnostico nelle patologie della testa del cavallo. La TC in questa specie è stata ampiamente utilizzata per la diagnosi di patologie a carico del sistema nervoso centrale, del sistema endocrino, delle arcate dentarie, dei seni paranasali, del setto nasale, dell’articolazione temporo-mandibolare, dell’articolazione temporo-ioidea e di fratture maxillo-facciali e della scatola cranica. Grazie alla sua capacità intrinseca di fornire sezioni di parti anatomiche senza sovrapposizioni la TC permette di rilevare alterazioni ossee e dei tessuti molli non sempre individuabili radiograficamente e non accessibili con l’esame ecografico. Lo scopo di questo studio retrospettivo è quello di descrivere gli aspetti tomografici riscontrati in 11 cavalli di razza, sesso ed età differenti, sottoposti a TC per diverse patologie a carico della testa, e di illustrare in quali situazioni può essere indicato questo esame diagnostico. Tutte le immagini sono state ottenute impiegando una TC spirale di quarta generazione con i pazienti mantenuti in anestesia generale. In 5 cavalli, 2 con frattura del basisfenoide-basioccipitale, 1 con massa retrobulbare, 1 con ciste della conca dorsale e seno conco-frontale e 1 con interessamento del setto nasale, la TC si è rivelata indispensabile per formulare la diagnosi. In 3 casi, tutti presentanti tumori di origine odontogena, questo esame ha consentito l’esatta valutazione dell’estensione delle neoplasie e il grado di coinvolgimento dei tessuti molli circostanti, elementi indispensabili per la programmazione degli interventi chirurgici. Infine, in 3 casi, 2 con sospetta epilessia benigna del puledro arabo ed una sospetta neurite del nervo ottico, la TC ha permesso di escludere la presenza di alterazioni delle strutture ossee della scatola cranica e di lesioni occupanti spazio della stessa. La TC si è dimostrata uno strumento diagnostico estremamente utile, in grado di fornire importanti informazioni per la determinazione del tipo di trattamento a cui sottoporre i pazienti. È da sottolineare comunque che anche la TC, come gli altri mezzi diagnostici, presenta degli svantaggi e delle limitazioni, come la necessità di dover porre il paziente in anestesia generale e la ridotta sensibilità nei confronti di alterazioni parenchimatose del sistema nervoso centrale.
La Tomografia Computerizzata per la valutazione di alcune patologie della testa in 11 cavalli. Computed tomography for evaluation of some head diseases in 11 horses
BECCATI, FRANCESCA;PEPE, Marco;NANNARONE, Sara;ANGELI, Giovanni;BAZZICA, CHIARA;CERCONE, MARTA;GIALLETTI, Rodolfo
2012
Abstract
Negli ultimi 15 anni si è andato progressivamente diffondendo l’utilizzo della Tomografia Computerizzata (TC) come mezzo diagnostico nelle patologie della testa del cavallo. La TC in questa specie è stata ampiamente utilizzata per la diagnosi di patologie a carico del sistema nervoso centrale, del sistema endocrino, delle arcate dentarie, dei seni paranasali, del setto nasale, dell’articolazione temporo-mandibolare, dell’articolazione temporo-ioidea e di fratture maxillo-facciali e della scatola cranica. Grazie alla sua capacità intrinseca di fornire sezioni di parti anatomiche senza sovrapposizioni la TC permette di rilevare alterazioni ossee e dei tessuti molli non sempre individuabili radiograficamente e non accessibili con l’esame ecografico. Lo scopo di questo studio retrospettivo è quello di descrivere gli aspetti tomografici riscontrati in 11 cavalli di razza, sesso ed età differenti, sottoposti a TC per diverse patologie a carico della testa, e di illustrare in quali situazioni può essere indicato questo esame diagnostico. Tutte le immagini sono state ottenute impiegando una TC spirale di quarta generazione con i pazienti mantenuti in anestesia generale. In 5 cavalli, 2 con frattura del basisfenoide-basioccipitale, 1 con massa retrobulbare, 1 con ciste della conca dorsale e seno conco-frontale e 1 con interessamento del setto nasale, la TC si è rivelata indispensabile per formulare la diagnosi. In 3 casi, tutti presentanti tumori di origine odontogena, questo esame ha consentito l’esatta valutazione dell’estensione delle neoplasie e il grado di coinvolgimento dei tessuti molli circostanti, elementi indispensabili per la programmazione degli interventi chirurgici. Infine, in 3 casi, 2 con sospetta epilessia benigna del puledro arabo ed una sospetta neurite del nervo ottico, la TC ha permesso di escludere la presenza di alterazioni delle strutture ossee della scatola cranica e di lesioni occupanti spazio della stessa. La TC si è dimostrata uno strumento diagnostico estremamente utile, in grado di fornire importanti informazioni per la determinazione del tipo di trattamento a cui sottoporre i pazienti. È da sottolineare comunque che anche la TC, come gli altri mezzi diagnostici, presenta degli svantaggi e delle limitazioni, come la necessità di dover porre il paziente in anestesia generale e la ridotta sensibilità nei confronti di alterazioni parenchimatose del sistema nervoso centrale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.