I gatti di razza sono soggetti a potenziali stress da trasporto per partecipare ad esposizioni, scopi riproduttivi o visite veterinarie od a stress sociali per l’introduzione di soggetti nuovi da rimonta. La risposta da stress può attivare patogeni altrimenti latenti e causare l’insorgenza di malattie, con conseguenti perdite economiche e di immagine per l’allevatore, le fattrici malate mostrano calo della produzione lattea e minori cure parentali, i gattini presentano crescita stentata ed infezioni che causano problemi di efficacia dei protocolli vaccinali e ostacolano la loro cessione. Si descrive l’esperienza clinica adottata sui riproduttori (5 femmine e 1 maschio) di un allevamento felino di gatti Sacri di Birmania, FIV/FeLV negativi, nati tra il 2008 ed il 2010, allevati indoor, vaccinati annualmente (Intervet Nobivac Forcat®) e trattati per i parassiti periodicamente, con quarantena per i soggetti di nuova introduzione. Nei soggetti di ritorno da esposizioni feline, nelle fattrici dopo il parto e nei cuccioli allo svezzamento si osservavano rinotracheite e congiuntivite (febbre moderata: 39-39,2°C, disappetenza, sensibilità tracheale, scolo nasale, leucocitosi), in alcuni casi rantoli e sibili all’auscultazione del torace. La patologia respiratoria si risolveva con amoxicillina/acido clavulanico (12,5 mg/kg BID po per 7-10 giorni), acido tolfenamico (4 mg/kg SID sc ogni 48h per 2 volte) ed acetilcisteina (5mg/kg BID po oppure 50mg/ml, 3 ml in aerosol BID per 5 giorni). In seguito si sono sottoposti ad analisi PCR per Chlamydophila felis, FCV, FHV-1 e Mycoplasma felis i tamponi faringei provenienti dai soggetti malati, con riscontro di positività per M. felis, patogeno associato nel gatto a URTD (Upper Respiratory Tract Disease) che latente nelle vie respiratorie si può attivare in seguito ad eventi stressanti. Si è somministrato a tutto il gruppo marbofloxacina (2mg/kg SID po per 3 settimane) e si ripete quindi la PCR per M. felis con esito negativo. Ad oggi non si sono osservati nuovi casi di malattia respiratoria. Tuttavia, particolare attenzione viene continuamente posta su fattori critici come l’introduzione di soggetti nuovi, trasporto ad esposizioni o per monte esterne, poiché è possibile la reintroduzione di M. felis da soggetti portatori asintomatici. Infine, nell’ambito del programma di selezione dell’allevamento, si pone attenzione a scegliere come riproduttori i soggetti meno suscettibili allo stress e quindi con maggiore resistenza ad infezioni latenti.

Influenza dello stress sulle caratteristiche riproduttive dei gatti di razza.

DIVERIO, Silvana
2011

Abstract

I gatti di razza sono soggetti a potenziali stress da trasporto per partecipare ad esposizioni, scopi riproduttivi o visite veterinarie od a stress sociali per l’introduzione di soggetti nuovi da rimonta. La risposta da stress può attivare patogeni altrimenti latenti e causare l’insorgenza di malattie, con conseguenti perdite economiche e di immagine per l’allevatore, le fattrici malate mostrano calo della produzione lattea e minori cure parentali, i gattini presentano crescita stentata ed infezioni che causano problemi di efficacia dei protocolli vaccinali e ostacolano la loro cessione. Si descrive l’esperienza clinica adottata sui riproduttori (5 femmine e 1 maschio) di un allevamento felino di gatti Sacri di Birmania, FIV/FeLV negativi, nati tra il 2008 ed il 2010, allevati indoor, vaccinati annualmente (Intervet Nobivac Forcat®) e trattati per i parassiti periodicamente, con quarantena per i soggetti di nuova introduzione. Nei soggetti di ritorno da esposizioni feline, nelle fattrici dopo il parto e nei cuccioli allo svezzamento si osservavano rinotracheite e congiuntivite (febbre moderata: 39-39,2°C, disappetenza, sensibilità tracheale, scolo nasale, leucocitosi), in alcuni casi rantoli e sibili all’auscultazione del torace. La patologia respiratoria si risolveva con amoxicillina/acido clavulanico (12,5 mg/kg BID po per 7-10 giorni), acido tolfenamico (4 mg/kg SID sc ogni 48h per 2 volte) ed acetilcisteina (5mg/kg BID po oppure 50mg/ml, 3 ml in aerosol BID per 5 giorni). In seguito si sono sottoposti ad analisi PCR per Chlamydophila felis, FCV, FHV-1 e Mycoplasma felis i tamponi faringei provenienti dai soggetti malati, con riscontro di positività per M. felis, patogeno associato nel gatto a URTD (Upper Respiratory Tract Disease) che latente nelle vie respiratorie si può attivare in seguito ad eventi stressanti. Si è somministrato a tutto il gruppo marbofloxacina (2mg/kg SID po per 3 settimane) e si ripete quindi la PCR per M. felis con esito negativo. Ad oggi non si sono osservati nuovi casi di malattia respiratoria. Tuttavia, particolare attenzione viene continuamente posta su fattori critici come l’introduzione di soggetti nuovi, trasporto ad esposizioni o per monte esterne, poiché è possibile la reintroduzione di M. felis da soggetti portatori asintomatici. Infine, nell’ambito del programma di selezione dell’allevamento, si pone attenzione a scegliere come riproduttori i soggetti meno suscettibili allo stress e quindi con maggiore resistenza ad infezioni latenti.
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