Scopo di questo lavoro è individuare e confrontare le tipologie più diffuse dei “cani di proprietà” e del “cane ideale” per evidenziare eventuali criticità quali possibili causa di scontento e/o abbandono. 265 partecipanti (di cui 151 proprietari di cani) hanno compilato un breve questionario anonimo comprendente una scheda di Indici di Adottabilità (IDA) (Posage et al., 1998; Catalani, 2007) modificata, sulle caratteristiche morfologiche, storia passata, storia clinica, stato di salute, aspetto generale e comportamento del cane di loro proprietà e/o di quello considerato come “cane ideale”. I dati sono stati analizzati mediante Chi-quadrato, Friedmann e Wilcoxon Test con Minitab® 15 (USA). Le caratteristiche del “cane di proprietà” maggiormente rappresentate sono: età adulta (54,3%), ormente rappresentate sono: età adulta (54,30%), maschio intero (47,02%), taglia media (37,75%), meticcio (43,05%), mantello di lunghezza media (36,0%) e colore nero (48,34%), acquistato da un privato (70,47%), nessuna particolare patologia pregressa (69,13%), stato di salute ottimo (43,33%), buon aspetto generale (54,42%) e carattere vivace (41,50%). Il “cane ideale” più desiderato risulta essere giovane (84,79%), maschio intero (41,98%), taglia media (46,77%), meticcio (26,14%), mantello di lunghezza media (56,27%) di colore bianco (38,02%), proveniente da un canile (62,88%), senza patologie pregresse (70,19%), stato di salute buono (60,83%), aspetto generale vivace e buffo (45,63%) e carattere socievole (41,09%). Le associazioni significative (p<0,05) che sembrano influenzare i criteri di scelta del cane ideale sono: a) sesso dei partecipanti: gli uomini mostrano una preferenza per i cani maschi interi, giovani e da guardia/difesa mentre le donne per le cagne intere o sterilizzate, cani anziani, di razza da riporto ed adotterebbero anche cani abbandonati o cani bisognosi di cure; b) età dei partecipanti: i partecipanti giovani sceglierebbero cani di taglia grande, da riporto e da guardia/difesa con carattere vivaci rispetto alle persone adulte che preferirebbero cani di taglia piccola, meticci e socievoli; c) essere proprietario o meno di un cane: i proprietari di cani, al contrario di chi non possiede un cane, sceglierebbero cani adulti, abbandonati in canile e bisognosi di cure. Esiste una forte discrepanza tra le caratteristiche del “cane di proprietà” e di quello “ideale”. È interessante notare l’associazione che sembra uno stereotipo nella tipologia dei cani scelti da uomini e donne, così come nelle motivazioni che potrebbe evidenziare una maggiore tendenza femminile all’accudimento e alla protezione dei “deboli”. Il fatto che l’aspetto “educazione del cane” non sia considerato un fattore prioritario nella scelta del cane, sia di quello di proprietà che ideale, sollecita gli addetti ai lavori a sensibilizzare i cittadini affinché questo aspetto assuma maggiore diffusione, considerata l’importanza che ha nella prevenzione dei problemi comportamentali e/o di abbandoni.

Caratteristiche IDA del “cane ideale” e del “cane di proprietà”.

DIVERIO, Silvana
2011

Abstract

Scopo di questo lavoro è individuare e confrontare le tipologie più diffuse dei “cani di proprietà” e del “cane ideale” per evidenziare eventuali criticità quali possibili causa di scontento e/o abbandono. 265 partecipanti (di cui 151 proprietari di cani) hanno compilato un breve questionario anonimo comprendente una scheda di Indici di Adottabilità (IDA) (Posage et al., 1998; Catalani, 2007) modificata, sulle caratteristiche morfologiche, storia passata, storia clinica, stato di salute, aspetto generale e comportamento del cane di loro proprietà e/o di quello considerato come “cane ideale”. I dati sono stati analizzati mediante Chi-quadrato, Friedmann e Wilcoxon Test con Minitab® 15 (USA). Le caratteristiche del “cane di proprietà” maggiormente rappresentate sono: età adulta (54,3%), ormente rappresentate sono: età adulta (54,30%), maschio intero (47,02%), taglia media (37,75%), meticcio (43,05%), mantello di lunghezza media (36,0%) e colore nero (48,34%), acquistato da un privato (70,47%), nessuna particolare patologia pregressa (69,13%), stato di salute ottimo (43,33%), buon aspetto generale (54,42%) e carattere vivace (41,50%). Il “cane ideale” più desiderato risulta essere giovane (84,79%), maschio intero (41,98%), taglia media (46,77%), meticcio (26,14%), mantello di lunghezza media (56,27%) di colore bianco (38,02%), proveniente da un canile (62,88%), senza patologie pregresse (70,19%), stato di salute buono (60,83%), aspetto generale vivace e buffo (45,63%) e carattere socievole (41,09%). Le associazioni significative (p<0,05) che sembrano influenzare i criteri di scelta del cane ideale sono: a) sesso dei partecipanti: gli uomini mostrano una preferenza per i cani maschi interi, giovani e da guardia/difesa mentre le donne per le cagne intere o sterilizzate, cani anziani, di razza da riporto ed adotterebbero anche cani abbandonati o cani bisognosi di cure; b) età dei partecipanti: i partecipanti giovani sceglierebbero cani di taglia grande, da riporto e da guardia/difesa con carattere vivaci rispetto alle persone adulte che preferirebbero cani di taglia piccola, meticci e socievoli; c) essere proprietario o meno di un cane: i proprietari di cani, al contrario di chi non possiede un cane, sceglierebbero cani adulti, abbandonati in canile e bisognosi di cure. Esiste una forte discrepanza tra le caratteristiche del “cane di proprietà” e di quello “ideale”. È interessante notare l’associazione che sembra uno stereotipo nella tipologia dei cani scelti da uomini e donne, così come nelle motivazioni che potrebbe evidenziare una maggiore tendenza femminile all’accudimento e alla protezione dei “deboli”. Il fatto che l’aspetto “educazione del cane” non sia considerato un fattore prioritario nella scelta del cane, sia di quello di proprietà che ideale, sollecita gli addetti ai lavori a sensibilizzare i cittadini affinché questo aspetto assuma maggiore diffusione, considerata l’importanza che ha nella prevenzione dei problemi comportamentali e/o di abbandoni.
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